Come mai sono le undici e quaranta e sto scrivendo sul blog?
Di solito esco anche quando non ne ho troppa voglia, sono le volte in cui ci si diverte di più. Se stasera sono sul letto vuol dire che in tutto il mio corpo non c'è una sola cellula che voglia vedersi fuori dalla porta di casa.
Tornata dal corso di teatro, spalmando il burro e l'hummus ai peperoni sulla penultima fetta di pane rimasta, ho realizzato che l'unica cosa che volevo fare era guardare un film e piangere per il film.
Ho trovato un film da guardare e si è anche caricato fino in fondo -pensavo che con questo wifi vedere qualcosa in streaming sarebbe stato impossibile, e invece- peccato che ho già pianto e non riesco a smettere di ascoltare Ben Harper.
Sono su un letto usato da chissà chi negli anni precedenti, con addosso una maglia del mio ragazzo che sa di cucina, ascoltando in loop Give Till It's Gone pensando che non potevo illudermi che sarebbe stato tutto rose e fiori.
Sapevo che avrei passato dei momenti difficili.
Eccone uno.
Giulia
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